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VICENDE STORICHE DEL CASTELLO DI ARZIGNANO

LA RIVOLTA DI ARZIGNANO [pag 4/4]

Il Podestà, inoltre, impose ai cittadini arzignanesi una pronta ristrutturazione del castello e della cinta muraria, strutture in alcuni punti oramai fatiscenti. A tale intervento è da attribuirsi probabilmente la posa in opera, oltre che della lapide menzionata precedentemente, dello stesso leone alato posto su Porta Cisalpina, nonché dei tre stemmi di Vicenza, Venezia e dello stesso Priuli, che compaiono sulla parete esterna della seconda torre della rocca.
Il Podestà di Padova rimase ad Arzignano fino al 28 giugno del 1655: nell'arco di un mese e mezzo aveva posto mano a una serie di riforme e a una reintegrazione delle casse della comunità con una rapidità e una efficacia a tutt'oggi strabilianti. In proposito, va ricordato come gli abusi perpetrati dai benestanti ai danni dei plebei non fossero certo una prerogativa arzignanese: i casi di malgoverno locale in seno ai domini della Serenissima erano un'abitudine oramai diffusa da molti anni. Quando si giungeva a casi di esasperazione come quello descritto, quando cioè le conseguenze di tale malgoverno potevano minare le basi dello stesso potere veneziano sui territori interni, ecco che interveniva direttamente il Senato della Repubblica, talvolta con il "pugno di ferro", onde reprimere gli eventuali fuochi di rivolta e per ripristinare una situazione di, perlomeno apparente e transitoria, "giustizia sociale".
Il frammento di quell'antica iscrizione da poco ritrovata ricorda dunque una saggia azione di ripristino dell'ordine pubblico: azione, a quanto sembra, bene accolta dagli stessi plebei, i quali alla fine riconobbero nel Priuli un giudice obiettivo e accorto. La bontà ed efficacia del suo lavoro risultarono a tal punto gradite che, secondo la relazione finale dello stesso al Senato veneziano, alla sua partenza da Arzignano il Podestà fu salutato "con l'aggradimento universale di quelli popoli, che [lo] accompagnarono con li aplausi maggiori et con le beneditioni all'Eccellenze Vostre, che con opportuno rimedio hanno sedato non solo quelli tumulti ma lasciatole una quite durabile et un moderato governo".

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