VISITA VIRTUALE e
STORIA del castello

Nota del Vicariato
sulla sanità

Articolo pubblicato su Il Giornale di Vicenza il 6 maggio 2006
in occasione dell'apertura della mostra "Legni d'armonia"

Quella Rocca ridiventa protagonista

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Da sei anni, ormai, e sempre in primavera, la rocca di Castello torna protagonista dell'arte e della cultura. Concerti, mostre, convegni, conferenze, dibattiti nel salone d'onore, nella foresteria, nei suggestivi spazi ombreggiati delle torri, nel breve e rasserenante prato che separa la possente costruzione scaligera dalle mura. "O Rocca insuperabile,/ vago di guerra arnese / che dalla vetta domini / di Giano il bel paese" scriveva Giacomo Zanella.
"Macchè vetta, quello è un poggio", diceva Remo Cosaro con sussiego alla maestra Luigia Zancan in Bertoldo quando eravamo in terza elementare. Ricordi. Ma in questi sei anni dall'intelligente restauro dell'architetto Renata Fochesato, castellana di Porta Cisalpina, la Rocca ha mostrato le sue molteplici possibilità di utilizzo nei quattro piani sovrapposti, fino al quasi mistico sottotetto dalla magica atmosfera dove, negli arredi di buon legno offerti da un noto industriale, si sta allestendo la biblioteca di tutto ciò che è stato pubblicato nella valle del Chiampo negli ultimi cento anni. E il compianto Vittoriano Nori ne sarebbe orgoglioso.
Domani, alle 11.30, subito dopo la processione votiva della Sacra Spina verrà inaugurata proprio nella Rocca la mostra "Legni d'armonia", opere dell'artista Luciano Bertolotto di Isola RIzza, nella Bassa Veronese. È un mite e originale scultore, già restauratore di mobili, che assemblando legni antichi che hanno, come gli piace dire, "un passato", crea figure di notevole effetto. "La sua ricerca poetica è il mistero dell'uomo", scrive nel catalogo la pittrice veronese Camilla Pozzani.
Sostenuta dalla "Fondazione Arciso Mastrotto", la benemerita istituzione arzignanese voluta dal figli Bruno e Santo per ricordare il papà che, partito dalle colline di Alvese, ha fondafo una delle più solide e riconosciute imprese conciarie del mondo, la mostra, che verrà presentata dallo scrittore e poeta Gustavo Mistrorigo, rimarrà aperta per tutto il mese di maggio.
E lungo il mese, a corredo dell'evento, ci sarà un incontro quantomai originale, una "serata delle parlate veneto-occidentali" con la partecipazione di personaggi di spicco, narratori e poeti,plù precisamente "contastorie': Mirella Broiamigo per il Basso Vicentino, Rino Mecenero_ per l'Alta V alle del Chiampo, Severino Chiarello Monforte per Arzignano, Alessandro Anderloni per la Lessinia Veronese. Sarà una specie di "fIlò" dei suoni e delle emozioni, al quale la cittadinanza è invitata, mercoledì 17 prossimo alle 21.

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